Rivista dell'Istituto per la Storia dell'Arte Lombarda
Numero 1
Prefazione e note di Ezio Francesco Grisanti
Grisanti offre un commento alfa prima parte dell'importante saggio di Muzio del 1931, l'unico testo teorico del Novecento milanese, introducendo brani tratti da una propria conversazione con lo stesso Muzio negli anni in cui era considerato il grande vecchio; accompagnati da proprie precisazioni. Emerge un intreccio di fotti, riflessioni, testimonianze che illuminano sulla poetica dell'architetto; sul suo senso del classicismo architettonico e più in generale artistico, quasi 'tendenza' rintracciabile nello scorrere del tempo storico; sulle fonti alle quali ha attinto; sulla realtà professionale da lui vissuta tra le due guerre mondiali; sulle relazioni tra fascismo e architettura. Nuova è la segnalazione di una viva dialettica con Camillo Boito del giovane Muzio. Risulta chiarito, soprattutto, il valore in lui della tradizione: accumulo di valori 'oggettivi' ispirati da un senso religioso e da una volontà di ordinato progresso, possibile solo nel continuo attuarsi di valori eterni, contro tenebra o confusione.
Grisanti offers a comment to the first part of the important text written by Muzio in 1931- the most important and only theoretic text of the 'Novecento Milanese' - and in the notes he cites parts of a conversation he had with Muzio at the time he was considered 'il grande vecchio’. The text presents a woven fabric of facts, reflections, evidence that shed light on the architect's poetics; on his sense of architectural and artistic classicism as a 'disposition' that can be traced in the flow of time; on the sources ftom which he drew; on his professional life between the two World Wars; and on the relationships between fascism and architecture. The report on the lively dialogue between the young Muzio and Camillo Boito is totally original. It explains the importance Muzio gave to tradition, devised as an accumulation of 'objective' values inspired by a religious sense and by a yearning fora well-ordered progress, which becomes possible only in the constant enacting of eternal values, against any form of darkness and confusion.