Rivista dell'Istituto per la Storia dell'Arte Lombarda
Numero 1
Elena Pontiggia
In una scrittura incalzante e suggestiva, che alterna profili di opere artistiche, citazioni dei loro autori tutti di primissimo piano, richiami al pensiero di filosofi, di poeti, di uomini di cultura contemporanei, Pontiggia tratteggia un vivace quadro della concezione del tempo emersa, in forme artistiche, nel movimento del Ritorno all'ordine, attivo tra 1919 e 1930 in Europa. Il tempo espresso in quest'arte non è concepito, dagli artisti, come movimento lineare, dal passato verso il futuro, ma come eterno presente. Vi' emergono il sogno di una nuova età dell'oro, un rinnovato interesse per il mito, per la commedia dell'arte, per i grandi poemi antichi. Per questi artisti non conta la sensazione dell'occhio, ma la visione della mente che condensa in un'unica forma la memoria e l'ideale. L'autrice del saggio ne mette a fuoco la matrice idealista, di ascendenza platonica, e l'interesse per una geometria precisa. Caratterizza infine l'idealismo come oggettivo e realista, poiché non nega l'esistenza del mondo ma, avvertendone la solidità, cerca di rappresentar/o in forme altrettanto solide.
With a pressing and suggestive writing style, that alternates artworks' profiles, citations of their important authors and opinions of contemporary philophers, poets and intellectual personalities, Pontiggia offers a vivid view of the concept of time that the 'Ritorno all'ordine' movement expressed in different art forms. The time expressed in this art is not considered by the artists as a linear movement from the past to the future, but as an eternal present. There is the dream of a new Golden Age together with a renewed interest for the myth, the 'commedia dell'arte' and the great ancient poems. Far these artists the eye sensation does not matter: what counts is the vision of the mind that merges the memory and the idea! into a single form. The author puts into focus the idealist matrix of this type of art, which finds his origin in Platone, and its interest in accurate geometry. Finally, the study defines the idealism as objective and realistic, as it doesn't deny the existence of the world but, perceiving its solidity, tries to represent it in equally solid shapes.