Rivista dell'Istituto per la Storia dell'Arte Lombarda
Numero 5
Michele Dolz
Il saggio presenta il nuovo Evangeliario Ambrosiano all’interno della tradizione cattolica, proponendo un sintetico excursus dei libri liturgici in uso alla chiesa e richiamando i valori essenziali di tali testi. L’autore ricorda infatti la funzione prettamente liturgica di questi volumi e lo scopo per i quali vengono realizzati: tradurre visivamente lo splendore teologale della Parola. L’Evangeliario, dunque, non come strumento didattico, ma come espressione artistica del Vero, proclamato ai fedeli attraverso il suono della parola. Mediante un percorso storico-artistico il saggio accompagna il lettore alla corretta interpretazione del valore degli evangeliari, che costituiscono importanti manifestazioni artistiche anche del XX secolo. Il saggio si conclude con la presentazione delle opere d’arte contenute nell’Evangeliario voluto dalla diocesi di Milano a completamento della riforma del lezionario, che ha saputo e voluto recuperare il profondo concetto di committenza. Presentando i nomi dei numerosi artisti chiamati a realizzare in termini estetici l’Evangeliario il testo colloca nella giusta considerazione anche il ruolo attivo svolto dalla speciale commissione composta da storici dell’arte, liturgisti e biblisti che si sono posti al servizio degli artisti contemporanei, che hanno inteso il loro operato non solo come possibile esaltazione del testo-Parola, ma anche come espressione del personale commino di confronto con l’alterità.
The paper shows the new Ambrosiano Evangeliary inside the catholic tradition and it proposes a synthetic digression of the liturgical book used by the Church, and in the meantime it considers the essential value of these books. The author remembers the purely liturgical function of these volumes and he underlines that their main purpose is to visually translate the theological magnificence of the Word. The Evangeliary is not just an educational instrument, but an artistic expression of the Truth, that is promulgated to the believers through the sound of the word. Thanks to an historical-artistic path, the article indicates the correct interpretation of the evangeliaries’ value, relevant artistic expressions until the twentieth century. Finally the paper presents the artworks inside the Ambrosiano Evangeliary that complete the reformation of the lectionary and that is an important way to reconsider the meaningful concept of commission. In the meanwhile the paper presents the names of the artists called to work to the aesthetic of the Evangeliary, it underlines the active role of the special board made by art historians, liturgists and biblists. These scholars worked for the contemporary artists that had the role to elevate the text-Word and to express the personal confrontation with alterity.